L'Alce nacque nel 1939 per sostituire la Moto Guzzi GT 20, a sua volta derivata nel 1938 dalla Moto Guzzi GT 17, in produzione invece dal 1932 al 1939.
Rimase in produzione fino al 1945. Tra il 1946 e il 1948 venne prodotta in un numero imprecisato di esemplari anche la versione di transizione Alce V con caratteristiche ibride tra i due modelli (passaggio alle valvole in testa) e successivamente la versione Superalce. Il numero motore è caratterizzato in una prima fase dal presso AV (Alce Veloce) ed in una seconda fase dal presso SA (Superalce). I numeri di telaio no al 1954 seguono la progressione numerica di tutti i monocilindrici 500, e successivamente iniziano con la numerazione S 00 AA no al numero S 79 AR del 1958. Acquisita anche dalla Milizia della Strada e dalla Polizia dell'Africa Italiana, fu estesamente impiegata dal Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale su tutti i fronti in tutte le tre versioni Monoposto, Biposto ed Attrezzata (ovvero la versione motocarrozzetta), con un totale di 6390 esemplari tra mono e biposto e 669 esemplari sidecar. Tra il 1940 ed il 1943 dalla meccanica dell'Alce fu sviluppato un motocarro militare, il TriAlce, prodotto in 1741 esemplari. Nel Regio Esercito venne assegnata a tutti i reggimenti come mezzo da esplorazione e guida-colonna; tra gli altri, equipaggiava interi reggimenti bersaglieri motociclisti. Un particolare allestimento era quello porta-arma, con un fucile mitragliatore Breda Mod. 30 installato su supporto brandeggiabile sul perno della forcella anteriore. L'arma non poteva essere usata in movimento ma la moto fungeva da supporto per il fuoco da fermo. Dopo la guerra, rimase in servizio sia con l'Esercito Italiano che con la Polizia Stradale, per essere sostituito nel 1948 dal Moto Guzzi Superalce (Wikipedia).
HD Models ha progettato questo modello completamente da zero, basandosi su disegni originali e da foto di alcuni esemplari presenti nei musei. Il kit è stampato in resina con stampanti 3D ad alta risoluzione, che hanno permesso di riprodurla n nei più piccoli dettagli. La versione proposta è quella con doppia sella e Breda Mod. 30 montata sul cannotto dello sterzo tramite una staffa, che ne permetteva il brandeggio quando la moto era ferma.